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«NON VEDETE CH’IO VOGLIO DIVERTIRMI?»
DON GIOVANNI
Libretto Lorenzo Da Ponte
Musica Wolfgang Amadeus Mozart

Direttore Iván Fischer
Regia Iván Fischer
Scene e luci Andrea Tocchio
Costumi Anna Biagiotti
Budapest Festival Orchestra
Ensemble di Danza Iván Fischer Opera Company
Produzione
Iván Fisher Opera Company
Budapest Festival Orchestra
Müpa Budapest
Vicenza Opera Festival
Sopratitoli in italiano e inglese a cura di Prescott Studio
Vicenza, Teatro Olimpico
30 ottobre, 1, 2 novembre 2025
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Il mito di Don Giovanni
di Pietro Citati [2011, estratto]
Il segreto di Don Giovanni sta in una parola ch’egli ripete insaziabilmente, furiosamente, freneticamente, come se volesse scavarla e portarne alla luce tutto ciò che contiene. «Non vedete ch’io voglio divertirmi?». […] Cosa significa questa parola: divertimento? Sebbene Don Giovanni non […] non ami riflettere, egli sa, inconsciamente, che contiene moltissime cose, che forse in parte gli sono ignote, ma per le quali sa di possedere «un fertile talento». […] Divertirsi significa accelerare, sino quasi alla follia, il ritmo e la velocità della vita; non sostare nemmeno un istante in un luogo o nell’altro, perché ci si diverte sempre altrove; vivere solo nel presente, o in quell’attimo di futuro che si muove subito dopo il nostro attimo [ ]; percorrere tutte le fasi e le ombre di ogni passione, dal furore alla dolcezza e dalla dolcezza al furore […]; non progettare né architettare né prevedere né anticipare, ma desiderare, gioire, godere, possedere, e poi abbandonare, e poi di nuovo desiderare e gioire, perché il piacere è questa unione incessante e mobilissima di desiderio, possesso e abbandono. […]
Ma [Don Giovanni] non sarà travolto dalle cose terrene, che adora, soltanto da quelle celesti e infernali, che lo annoiano o non lo interessano affatto.
